E’ stato pubblicato il rapporto dell’EEA sul ruolo fondamentale che le pianure alluvionali sono in grado di svolgere per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità. Il rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente si intitola Pianure alluvionali: un sistema naturale da preservare e ripristinare.
Il focus fa riferimento alla necessità di riportare il più possibile questi ambienti al loro stato naturale, data la loro capacità di erogare numerosi servizi ecosistemici.
Lo studio dimostra che quasi il 90% delle pianure alluvionali risulta oggi degradato dalla forte antropizzazione a cui è soggetto. Colture intensive, infrastrutture, centri abitati e industrie hanno creato un vero e proprio squilibrio sia a carico delle piane, che dei loro corsi d’acqua. E anche misure dettate dall’emergenza, come la creazione di strutture artificiali di contenimento, nonché la rettificazione e canalizzazione dei fiumi, hanno messo a dura prova questi ambienti naturali, rendendo, paradossalmente, le inondazioni ancora più dannose.
Ad oggi le pianure alluvionali ricoprono il 7% dell’intera superficie dell’Europa. Sono aree che si originano da una sedimentazione graduale degli apporti terrigeni dei corsi d’acqua. La loro esistenza è in grado di contenere i disastri idrogeologici, regolare il flusso delle acque, prevenire l’erosione, ospitare habitat, le specie animali e vegetali e fare da filtro per molte delle sostanze inquinanti.
Il documento dell’EEA suggerisce che riqualificarle porterebbe a consistenti benefici che contribuirebbero al raggiungimento delle più importanti politiche europee in tema ambientale.
Anche la Pianura Pontina è un territorio ricco di acque interne da tutelare. Dalla bonifica integrale degli inizi del Novecento, il suo complesso sistema di acque è sottoposto ad un capillare e costante impatto antropico.
Rispettare gli habitat naturali e creare un equilibrio tra essi e le azioni dell’uomo diventa dunque un’urgente necessità.
A questo scopo, il programma LIFE Greenchange sta predisponendo specifiche azioni per mitigare l’impatto ambientale delle attività agricole nell’Agro Pontino.
Il progetto predispone una mappatura aggiornata degli ecosistemi naturali, semi-naturali ed antropici presenti. Attente valutazioni serviranno per individuare pratiche di gestione delle attività agricole più sostenibili. La realizzazione di infrastrutture verdi, la tutela delle zone umide e della vegetazione ripariale contribuirà a ripristinare la funzionalità e connettività ecologica di queste aree.