“Zone umide in salute: la risposta migliore per tutelare la biodiversità”, il webinar di Interreg Med il 22 ottobre

Le zone umide sono ecosistemi ricchi di biodiversità.  Il fatto che questi ecosistemi siano indispensabili per la salvaguardia del nostro Pianeta è ormai concetto cardine della Strategia europea per la biodiversità al 2030. Nonché obiettivo dei nostri progetti di cooperazione europea e transfrontaliera.

ZONE UMIDE IN SALUTE: LA NOSTRA MIGLIORE RISPOSTA NATURALE ALLA CRISI DI BIODIVERSITÀ, ACQUA E CLIMA: IL CASO MEDITERRANEO è il webinar della Comunità per la tutela della biodiversità del Mediterraneo nell’ambito del programma Interreg Mediterranean. Inizierà il 22 ottobre alle 9.15 e vuole essere un contributo alla Settimana verde dell’UE, il più grande evento annuale europeo sulle tematiche ambientali.

Per iscriversi al webinar c’è tempo fino al 20 ottobre, cliccando qui.

Oggi le zone umide naturali sono fortemente a rischio. Lo dimostrano il Mediterranean Wetlands Outlook 2018, il rapporto IPBES 2019 e i rapporti 2020 EC Science to Policy.

Come possiamo muoverci per garantirne il futuro nell’area mediterranea?

Il webinar proporrà sfide e nuovi approcci. Tra gli interventi, segnaliamo il contributo del CIRF – Centro italiano per la riqualificazione fluviale, partner del nostro progetto LIFE Greenchange.

Giancarlo Gusmaroli illusterà WETNET, il progetto Interreg Med con cui lavoriamo in networking.

GREENCHANGE e WETNET mirano a un approccio collaborativo e ad una strategia territoriale comune per una gestione integrata delle zone umide naturali. Si tratta di agire attraverso ampi processi partecipativi e contratti multi-stakeholder in cui utenti, enti pubblici e privati si impegnano ad integrare la conservazione delle zone umide nelle loro attività quotidiane.

Greenchange agirà in questo senso attraverso la firma del Patto per la biodiversità dell’Agro pontino.

WETNET, con capofila la Regione Veneto, è attivo anche nell’isola di Gozo in piena sinergia con GREENCHANGE che opera nella parte settentrionale dell’isola di Malta, per un totale di oltre 15.700 ettari.

Per scaricare la locandina del webinar vai qui.