Greenchange: casi pilota per la replicabilità nei territori agricoli

Procede l’impegno di LIFE Greenchange per promuovere la replicabilità della strategia e degli strumenti di intervento del progetto.

Si tratta dell’azione E3. Azione che incoraggia lo scambio di conoscenze, dati e buone pratiche di Greenchange e la condivisione dei risultati raggiunti.

Fine di tale attività è quello di incentivare un vero e proprio cambio di marcia ovvero un green change nell’interesse dei territori agricoli. Parliamo dunque di transizione ecologica dei sistemi, affinché essi diventino modelli di sostenibilità meno dannosi per l’ambiente. (Cos’è la transizione ecologica)

Attraverso il dialogo con i principali portatori di interesse, Greenchange verificherà le condizioni di replicabilità della strategia proposta, per massimizzare l’adozione degli strumenti di intervento sviluppati.

Si parte dai sopralluoghi del partner CIRF e del Consorzio di bonifica dell’ Agro Pontino lungo i canali rappresentativi per le loro condizioni di gestione: in questi mesi i canali verranno analizzati e presentati come casi pilota in un documento tecnico, che integrerà le linee guida specifiche per la gestione dei canali di bonifica.

Il prossimo passaggio previsto sarà l’organizzazione di un workshop insieme al Consorzio e all’ ANBI.

Durante la summer school, programmata da Greenchange, il documento tecnico verrà presentato e condiviso con i consorzi di bonifica dell’Italia centro-meridionale.

Ci auguriamo che Greenchange diventi un modello replicabile in altri contesti e regioni italiane per la gestione del reticolo idrografico minore artificiale e naturale.



Leggi anche l’articolo del CIRF.

Rivedi l’intervento del CIRF sul progetto Greenchange.

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