Ultima visita di monitoraggio per il progetto LIFE Greenchange!

Si è tenuta dal 3 al 5 aprile la visita di monitoraggio del progetto LIFE GREENCHANGE, con incontri e sopralluoghi per analizzare lo stato di avanzamento dei lavori realizzati nella pianura pontina dalla Provincia di Latina, ente capofila del progetto, e dai partner di progetto mediante la realizzazione di infrastrutture verdi e l’implementazione di pratiche agricole a basso impatto.
Dopo la discussione sugli aspetti finanziari, nella giornata del 4 aprile, nella sala Loffredo della Provincia di Latina, i partner hanno illustrato il lavoro svolto per la conservazione della biodiversità ai rappresentati del programma europeo per l’ambiente e il clima LIFE , attuato grazie al co-finanziamento dell’Unione europea.

Confagricoltura Latina, Consorzio Poliedra, CIRF, U-Space e MIEMA – Malta hanno spiegato alla project officer, Silvia Donato, e alla monitor, Noemi Spagnoletti, come si è operato nell’Agro pontino, facendo il punto sullo stato di avanzamento del progetto, con indicazione dei risultati ottenuti azione per azione, fino alla visita di monitoraggio rispetto agli obiettivi previsti nella Convenzione di Sovvenzione.

Durante la sessione tecnica sono state esaminate le azioni di conservazione dalla C1 alla C9 per la riqualificazione ambientale e fluviale, per la realizzazione di infrastrutture verdi, gli accordi di custodia del territorio, il Patto per la biodiversità e l’orientamento e la formazione degli agricoltori per il potenziamento dei servizi ecosistemici; le azioni D con le analisi di monitoraggio per l’efficacia degli interventi e dei loro impatti sugli ecosistemi e le azioni E di sensibilizzazione e condivisione dei risultati raggiunti, networking e replicabilità della strategia e degli strumenti di intervento del progetto.

Il pomeriggio del 4 aprile è stato poi dedicato alle visite presso tre delle aree interessate dai lavori di riqualificazione: l’azienda agricola Gelasio Caetani, dove è stato realizzato uno degli interventi più sostanziosi con la creazione di una nuova zona umida per la conservazione della biodiversità in un territorio rurale e produttivo dall’alto valore naturalistico; il Fosso Cicerchia nell’azienda Agricola Ganci e il Canale Allacciante nell’azienda agricola Agrilatina. In tali aree pilota si è proceduto a ripristinare la vegetazione ripariale di alcuni tratti del reticolo idrografico, eradicando le specie vegetali aliene e creando nuovi ambienti umidi, boschi igrofili, mesofili e prati stabili. 

I sopralluoghi sono poi proseguiti il 5 aprile presso il fiume Ufente nel territorio del comune di Pontinia dove sono state realizzate due zone umide e sono quasi conclusi gli interventi per la creazione di infrastrutture verdi e gli interventi multifunzionali volti a rafforzare la connettività ecologica dell’area.

Siamo poi passati all’area del Monumento Naturale Giardino di Ninfa – Parco di Pantanello dove sono in corso azioni per l’incremento della funzionalità ecologica dell’intera area, attraverso lo sviluppo di formazioni lineari per il potenziamento delle connessioni e dei rifugi, l’installazione delle bat box e delle isole di basking  per favorire la sosta e la riproduzione dell’avifauna.

Infine la visita all’azienda agricola Roana, dove l’azione C7 è dedicata alla riqualificazione ambientale nelle aziende zootecniche e consiste nella realizzazione di un intervento dimostrativo volto all’incremento della biodiversità del reticolo minore di drenaggio delle acque meteoriche.

Alla visita di monitoraggio era presente anche il partner MIEMA- Malta Intelligent Energy Management Agency che sta operando nell’isola di Malta e a Gozo, per ripristinare i muretti a secco, patrimonio Unesco ed elementi fondanti dell’agricoltura mediterranea e dell’arcipelago maltese.

L’azione consiste nella realizzazione di connessioni ecologiche lineari tipiche delle aree ad alto valore naturalistico, attraverso la sistemazione e il restauro di circa 1,5 km di muri a secco degradati e la realizzazione di fasce arborate lungo i confini dei fondi agricoli e in adiacenza ai muri a secco esistenti per 10 km nella regione Nord di Malta.