Il Giardino di Ninfa riapre al pubblico.
A partire dal mese di marzo la Fondazione Roffredo Caetani da l’avvio al nuovo calendario degli ingressi in uno dei monumenti naturali più sorprendenti d’Italia.
Come per la precedente stagione, inizieranno gli appuntamenti legati ad una serie di iniziative e di eventi con il coinvolgimento del territorio, dei Comuni e di importanti partner.
Grazie ai recenti interventi di restauro, è tornato agibile l’antico ingresso di quella che era, originariamente, la città medievale di Ninfa. I suoi ruderi ospitano oggi oltre un migliaio di piante, ruscelli e l’omonimo fiume.
Il Giardino di Ninfa include una delle aree tutelate da Natura 2000, il principale strumento istituito dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Tale rete ecologica comprende infatti gli ambienti acquatici del fiume Ninfa come Zona Speciale di Conservazione.
Sono aree che vanno salvaguardate proprio per la loro elevata biodiversità. A tale scopo, il progetto europeo LIFE Greenchange realizzerà una zona umida artificiale per il parco naturalistico del Pantanello compreso nel monumento naturale di Ninfa.
Le zone umide, artificiali o naturali, sono ambienti speciali in grado di assorbire e conservare l’acqua, con una funzione di filtro per le sostanze inquinanti e, nel caso del Pantanello, avranno la funzione di ospitare gli anfibi. Questo a sottolineare l’importanza di sistemi che accolgono ben il 40 per cento delle specie viventi.
Inoltre il progetto LIFE Greenchange realizzerà un nuovo bosco e corridoi ecologici per la fauna lungo uno dei confini del Pantanello. Si tratta di siepi alberate che agevolano il transito, lo spostamento e la sosta degli animali.
Una tutela più forte del territorio e della fauna e della flora rara o a rischio estinzione è l’obiettivo che il progetto mira a raggiungere per rafforzare il valore ecologico delle aree rurali e naturali dell’Agro Pontino.