Nel nuovo rapporto dell’EEA il ruolo strategico delle infrastrutture verdi nelle politiche ambientali europee

Il collegamento di siti naturali attraverso le infrastrutture verdi sarebbe in grado di potenziare i servizi ecosistemici di circa il 10%. Ad affermarlo il briefing dell’EEA, l’Agenzia europea dell’ambiente sulla base del rapporto tecnico sviluppato.

Il rapporto analizza i benefici che potrebbero nascere dal collegamento dei siti Rete Natura 2000, vale a dire i siti protetti dell’Unione Europea, con territori rurali e naturali, attraverso le infrastrutture verdi.

Se un buon 80% dei siti Natura 2000 si avvale di tali collegamenti, un 15% risulta degradato dalla presenza di autostrade, terreni agricoli e aree urbane.

Alcuni di questi si trovano nella Pianura pontina dove l’azione dell’uomo e l’utilizzo di sistemi agricoli intensivi è massiccia. Parliamo del Parco Nazionale del Circeo, del Parco Naturale di Pantanello compreso nel Monumento Naturale Giardino di Ninfa. Ancora degli ambienti acquatici di Ninfa, dei Canali in disuso della Bonifica Pontina e degli ZSC  Monti Lepini, Ausoni e Aurunci.

Il progetto LIFE Greenchange è partito da un’idea di riqualificazione ambientale di queste zone e da un processo di governance collaborativa. Ha così individuato nelle infrastrutture verdi uno strumento fondamentale per contrastare la crescente perdita di biodiversità.

Le infrastrutture verdi possono essere naturali o artificiali, cioè pianificate dall’uomo per interagire con l’ambiente.

Sono parchi, siepi alberate, cavalcavia e foreste in grado di restituire connettività ecologica al territorio, potenziandone l’offerta dei servizi ecosistemici.

Ecco perché la loro adozione costituisce un capitolo rilevante nell’ambito della Strategia UE sulla biodiversità per il 2030.

Greenchange vuole contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea in materia di clima e ambiente. Lo farà con la realizzazione e il ripristino di zone umide, siepi alberate, corridoi ecologici, fasce tampone e frangivento. Elementi in grado di restituire alla Natura il ruolo centrale di fornitore di risorse vitali e di equilibratore della stabilità e della sostenibilità ambientale.