Conferenza internazionale sul risparmio idrico con NAWAMED, progetto della Provincia di Latina

Immaginate che su una parete di una scuola venga installato un innovativo sistema verde in grado di trattare le acque reflue così da recuperarle per il loro riutilizzo. E’ uno dei tanti interventi pilota che il progetto europeo NAWAMED, di cui la Provincia di Latina è ente capofila, ha realizzato in una scuola di Ferla in Sicilia, con l’obiettivo di promuovere misure sostenibili per il riuso delle risorse idriche non convenzionali.


Con la partecipazione alla conferenza internazionale organizzata dal progetto di cooperazione transfrontaliera nel Mediterraneo nell’ambito del programma ENI CBC MED, la Provincia di Latina ha visto così concretizzarsi il suo impegno per la tutela e il risparmio dell’acqua.

La conferenza si è svolta dal 3 al 5 ottobre a Siracusa e per tre intere giornate ha animato la città con workshop, visite ai progetti pilota, dibattiti e vernissage per dare voce ai temi della gestione circolare e resilienza delle risorse idriche.

Si è trattato soprattutto di un evento di networking che ha visto la partecipazione attiva di esperti, moderatori, relatori e stakeholder arrivati da tutto il bacino del Mediterraneo con la volontà di divulgare, proporre e discutere in tavoli di lavoro multidisciplinari le buone pratiche già testate nei progetti europei. Numerose le buone pratiche che sono state presentate sia a livello urbano sia rurale da enti di ricerca e istituzioni. D’altronde proprio la siccità di questa estate ci ha tristemente messo di fronte alla realtà dei cambiamenti climatici che stanno affliggendo in maniera crescente l’Europa e il Mediterraneo e alla necessità di trovare nuove soluzioni. Le soluzioni e i casi esemplari, capaci di rispondere alle necessità di adattamento che il prossimo futuro ci imporrà, esistono ma vanno spiegati per capirne in maniera concreta il funzionamento e l’applicazione.

Acque grigie, acque reflue, acque di pioggia raccolte localmente: cosa sono? E cosa significa riutilizzarle?

Le potenzialità per queste risorse sono notevolissime. E l’evento organizzato da NAWAMED ha voluto creare un ponte tra il mondo della ricerca e il territorio con sessioni formative, momenti di confronto dinamico, discussioni strategiche e di intrattenimento informale.

Soddisfatto del lavoro svolto, il Presidente della Provincia di Latina Stefanelli che, intervenuto nella giornata conclusiva della conferenza, ribadisce – “Il nostro territorio a vocazione prettamente agricola, – ha detto Stefanelli, riferendosi al territorio pontino ma più in generale al contesto italiano – subisce ricadute particolarmente pesanti dal punto di vista economico e sociale nei periodi di siccità. La Provincia di Latina come capofila del progetto NAWAMED si impegna da diversi anni nella tutela delle risorse idriche e nella promozione delle Nature Based Solutions per il recupero delle acque grigie domestiche, ben conscia della loro crescente importanza come buona pratica, altamente innovativa, per rispondere alle emergenze idriche dei prossimi anni”.

Per NAWAMED, la Provincia di Latina opera con un partenariato composto dal Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – Svi.med, IRIDRA, Environmental Water Agency maltese, American University of Beirut, CERTE l’istituto di ricerca tunisino per l’acqua e il dipartimento di Ingegneria della University of Jordan di Amman.

Secondo il project manager Fabio Zaccarelli, è proprio grazie a questo partenariato di eccellenza che NAWAMED riesce a catalizzare l’attenzione internazionale e a raggiungere importanti risultati di divulgazione sull’uso delle risorse non convenzionali per il recupero delle acque grigie.”

Come rappresentante della Provincia di Latina, Zaccarelli ha espresso tutto il suo entusiasmo per il lavoro svolto come ente capofila in qualità di promotore dell’iniziativa.

In un futuro molto vicino, e nelle parole di Germana Di Falco del dipartimento delle politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tutto starà nel capitalizzare i risultati dei progetti di qualità.

E’ un affare che riguarda tutti noi, se davvero vogliamo costruire la ripresa e la resilienza – ha detto di Falco – Le politiche idriche non solo sono al centro di tutta la politica di coesione 2021 2027 ma funzionano da tessuto connettivo potente tra Next Generation EU e tutte le politiche che l’Europa sostiene con le altre risorse di bilancio. Eventi come questo ci aiutano a capire in che direzione andare, come integrare fondi e strategie, senza duplicare in modo insensato gli investimenti e massimizzando il ritorno delle risorse comunitarie che utilizziamo per la crescita e lo sviluppo sostenibile”

Proprio a livello comunitario non è mancata la partecipazione al convegno, ricchissimo infatti il parterre in rappresentanza delle istituzioni, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, l’European Institute of Innovation & Technology (EIT), la Global Water Partnership (GWP) , l’Union for the Mediterranean (UfM), il Mediterranean Water Institute (IME), Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei miglioramenti fondiari (ANBI), MedCities, il Mediterranean Youth for Water (MedYWat), il Climate Change Mediterranean Center (CCMC), l’European Federation of National Associations of Water Services, International Center for Advanced Mediterranean Agronomic Studies – Mediterranean Agronomic Institute of Bari (CIHEAM – BARI), Mediterranean Network of Basin Organisations, oltre all’Università di Catania, l’Università di Bologna, ARCA Consorzio Universitario di Palermo, l’Università di Sassari, il Politecnico di Torino, il Centre for Water Research and Technologies di Tunisi, l’American University di Beirut, l’University of Jordan, il Centre for Research and Technology greco, la National Technical University di Atene, il Palestinian Wastewater Engineers Group, la Confederation of Egyptian European Business Associations.