Per qualche giorno i droni hanno sorvolato le terre dell’Agro pontino. Il loro volo, insieme ai sopralluoghi dei tecnici, restituirà una fedele fotografia delle aree rurali e naturali in cui andremo a operare con Greenchange.
L’idea è quella di tutelare la biodiversità e integrare la connettività ecologica di alcune aree agricole della pianura. Questo grazie ai finanziamenti che il nostro progetto e la Provincia di Latina hanno ottenuto dal programma per l’ambiente e per il clima LIFE dell’Unione Europea.
I primi sopralluoghi li abbiamo effettuati presso il Fosso Cicerchia nell’Azienza agricola Ganci. Poi ci siamo spostati nel tratto del fiume Ufente che comprende una grande area a forte vocazione agricola tra Sezze Scalo e la zona dei Gricilli.
Attraverso queste azioni preparatorie, abbiamo raccolto dati finalizzati alla descrizione attuale dello stato dei luoghi prima degli interventi. Tali dati si aggiungono alla mappatura e alla valutazione dei servizi ecosistemici realizzate nei mesi scorsi. Sono informazioni che serviranno per pianificare le infrastrutture verdi e gli interventi di riqualificazione ambientale. L’obiettivo è quello di ripristinare, per quanto possibile, gli habitat naturali preesistenti.
In questa ottica interverremo, ad esempio, con la rimozione di specie invasive per il Canale allacciante nell’azienda agricola Ganci. La canna comune verrà eradicata anche lungo il diversivo idraulico del fiume Ufente. Si tratta di specie invasive e aliene che provocano forti impatti negativi negli ambienti ospitanti.
Il discorso delle specie aliene, vegetali o animali, è oggi più attuale che mai. Di fatto la loro eradicazione rientra negli obiettivi della Strategia europea per la biodiversità al 2030.
Con Greenchange miriamo a ripristinare alcuni habitat naturali e seminaturali dell’Agro pontino eradicando tali specie, creando nuovi ambienti umidi, boschi igrofili, mesofili e prati stabili. Nonché ripristinando la vegetazione ripariale di alcuni tratti del reticolo idrografico.
A queste azioni si aggiungerà la creazione di fasce frangivento e siepi alberate con il duplice obiettivo di tutelare le colture agricole e incrementare la biodiversità ad esse legata.