L’impegno per contrastare la perdita della biodiversità diventa globale.
Il Summit delle Nazioni Unite si è tenuto il 30 settembre. Ad intervenire anche il nostro premier Giuseppe Conte. L’Italia è infatti tra i 75 paesi firmatari del “leaders pledge for nature”, il documento che sancisce l’impegno a cambiare la rotta per il raggiungimento di risultati ecosostenibili al 2030.
Dichiarato lo stato di emergenza planetaria legato al degrado degli ecosistemi e ai cambiamenti climatici, il premier ha definito urgente un’azione immediata, guidata da programmi di rilancio dell’economia ambientale, dopo la pandemia da Coronavirus.
L’Italia si impegna e sarà impegnata a:
- Creare zone protette per almeno il 30 per cento della superficie terrestre e marina;
- Aumentare l’area coltivata a biologico;
- Ripristinare almeno 25 km di fiumi;
- Dimezzare l’uso di pesticidi e piantare 3 miliardi di alberi.
Sono gli obiettivi della Strategia europea sulla biodiversità al 2030.
E tra i progetti portatori di questi obiettivi nel nostro paese c’è anche LIFE Greenchange.
Greenchange nasce grazie al lavoro dei partner Provincia di Latina, Cirf, Consorzio Poliedra, Miema Malta , Confagricoltura e U-Space, per contrastare la perdita di biodiversità dei territori dell’Agro pontino.
I progetti LIFE sono lo strumento attivato dalla UE per realizzare risultati concreti in tema di ambiente e clima in Europa.
Ed è fondamentale che il premier abbia fatto cenno alla “necessità di rafforzare la capacità generale degli Stati di gestione delle aree naturali riconosciute dall’Unesco in tutto il mondo.”
Quella di Greenchange è un’azione su un territorio circoscritto. Ma proprio i luoghi dell’Agro pontino, in cui saranno attuate adeguate azioni di connettività ecologica del progetto, rappresentano alcuni dei siti protetti e riconosciuti dalla Rete Natura 2000 come patrimonio inestimabile da salvaguardare.
Come già accennato dalla presidente del WWF, le parole del presidente Conte sono importanti. Riconoscono un lavoro che, come nel caso di Greenchange, vuole salvaguardare zone delle campagne della provincia di Latina fortemente stressate dai sistemi agricoli intensivi. Nonché migliorare il reticolo idrografico degradato dei canali della bonifica pontina.
Con Greenchange, interventi analoghi prenderanno avvio anche nelle aree rurali dei territori maltesi.