Il Patto per la Biodiversità rappresenta, insieme alla realizzazione di interventi multifunzionali di infrastrutturazione verde, il cuore delle azioni di conservazione del life Greenchange.
Si propone come strumento per promuovere l’attivazione di processi decisionali e meccanismi di governance basati sull’identificazione e la valutazione dei servizi ecosistemici. Grazie al Patto si intende favorire un uso efficace delle risorse agro ambientali della PAC per la realizzazione di infrastrutture verdi e la sostenibilità delle pratiche agricole, sperimentando forme contrattuali innovative orientate alla custodia del territorio.
Chi è il PATTO
Il PATTO è un tavolo di lavoro aperto e permanente entro cui condividere e ottimizzare le modalità per la gestione dei territori rurali in grado di incrementare il livello di funzionalità e connettività ecologica. Al tavolo sono chiamati a partecipare tutti i soggetti che ne sottoscrivono il Documento di Intenti:
- Attori della programmazione: Provincia Latina, Regione Lazio (Agricoltura, Ambiente, Demanio, Programmazione).
- Soggetti preposti alla manutenzione del territorio: Consorzio di bonifica, Ente Parco del Circeo, Comuni.
- Aziende agricole e le loro rappresentanze: Confagricoltura, CIA, Coldiretti.
Cosa fa il PATTO
- Mette a sistema la programmazione e pianificazione esistente in ottica di facilitazione per gli attori del territorio.
- Disegna scenari utili alla manutenzione e produzione del territorio rurale, attraverso la lente dei servizi ecosistemici.
- Produce regole condivise e documenti di supporto alla gestione ambientale degli interventi (canali irrigui e fasce frangivento).
- Costruisce le condizioni per massimizzare l’efficacia degli interventi in ottica di rete sovraziendale.
- Stimola la partecipazione attiva degli agricoltori attraverso strumenti di facilitazione dell’accesso ai finanziamenti (PAC).
- Utilizza gli accordi di custodia come principali strumenti di attuazione.
Il potenziale per gli imprenditori agricoli nel patto
- Riconoscimento del ruolo dei servizi forniti dagli ecosistemi agricoli a beneficio della propria attività.
- Scenari legati alla compromissione di tale fornitura e impatti sulla produzione (qualità/quantità/costo).
- Costruzione condivisa di strumenti per la gestione dei servizi forniti dagli ecosistemi (formazione/orientamento).
- Strumento di capacitazione e leva nell’accesso ai finanziamenti PAC producendo indicazioni utili alla nuova programmazione.
- Contributo al processo di razionalizzazione delle regole.
Il potenziale per i soggetti istituzionali nel patto
- Attivazione delle condizioni per la realizzazione della rete ecologica provinciale.
- Supporto alla gestione dei canali irrigui e delle fasce frangivento, attraverso il riconoscimento degli imprenditori come custodi del territorio.
- Costruzione condivisa di strumenti per la gestione dei servizi forniti dagli ecosistemi.
- Ottimizzazione del sistema degli strumenti e delle regole di gestione dei territori rurali con il contributo attivo dei soggetti coinvolti.
- Razionalizzazione del sistema delle prescrizioni e autorizzazioni ambientali, anche in ottica di semplificazione del lavoro degli uffici.