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Accordi di custodia del territorio
La Custodia del territorio è una strategia che coinvolge i proprietari e gli utilizzatori di terreni nella conservazione della natura e del territorio, attraverso la collaborazione e il supporto di un'ampia gamma di attori della società civile. Mediante l’impiego di accordi volontari tra i proprietari/utilizzatori dei terreni e le organizzazioni di custodia del territorio si mantengono e si riqualificano la natura, la biodiversità, l’integrità ecologica e i valori territoriali. -
Agro-ecosistema
Agro-ecosistema o agrosistema, in ecologia, è un ecosistema terrestre modificato dall’uomo mediante l’attività agricola. Esso si differenzia dall’ecosistema naturale per quattro aspetti:
- la semplificazione: l’agricoltore privilegia un tipo di pianta combattendo tutte quelle specie animali e vegetali che potrebbero danneggiarla;
- l’apporto di energia da parte dell’uomo sotto forma di macchine, concimi, fitofarmaci, sementi selezionate, lavorazioni;
- la biomassa (raccolto) viene asportata una volta matura. Questo rende l’ecosistema un sistema aperto, cioè dipendente dall’esterno per reintrodurre sostanze fertilizzanti atte ad alimentare un nuovo processo di nascita e sviluppo del materiale organico (le piante). L’ecosistema naturale, rimanendo la biomassa nell’ambiente originale, si concima da solo;
- l’immissione di sostanze inquinanti quali, nel caso di agricoltura intensiva, concimi chimici, antiparassitari e altre sostanze chimiche non biodegradabili che si accumulano nell’ecosistema o si perdono nel sottosuolo, arrivando in alcuni casi ad inquinare gravemente falde sotterranee, mari e fiumi.
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Biodiversità
La diversità biologica o biodiversità in ecologia è la varietà di organismi viventi, nelle loro diverse forme, e nei rispettivi ecosistemi. Essa comprende l'intera variabilità biologica: di geni, specie, nicchie ecologiche ed ecosistemi. Le risorse genetiche sono considerate la componente determinante della biodiversità all'interno di una singola specie. Come traduzione alternativa si potrebbe proporre biovarietà o varietà della vita presente sul pianeta. La perdita di biodiversità intesa come riduzione di specie, sottospecie o varietà comporta una serie di danni:
- ecologici, perché comporta un degrado della funzionalità degli ecosistemi;
- culturali, perché si perdono conoscenze e tradizioni umane legate alla biodiversità;
- economici, perché riduce le risorse genetiche con il loro potenziale sfruttamento economico.
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Fasce frangivento
Sono costituite da specie a rapido accrescimento di Eucalyptus spp., Pinus spp., e Cupressus spp. Si sviluppano lungo il corso dei canali e le strade “migliare” con diversi gradi di densità ed efficienza. Nell’ultimo decennio non sono più utilizzate in maniera ordinaria secondo un piano di gestione e tutte, in diverso grado, presentano problematiche legate all'interruzione della continuità e della densità, risultando spesso non più in grado di svolgere la loro azione con efficacia. Le fasce frangivento che caratterizzano l’Agro Pontino sono di tre tipi:
- fasce di 1° categoria (piantati lungo gli argini dei canali e strade principali) con ampiezze comprese fra 6,5 e 18 metri;
- fasce di 2° categoria con ampiezze di 5 metri (relativi a canali e strade minori);
- fasce interpoderali a doppio filare.
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Fitodepurazione
La fitodepurazione è un processo naturale di assorbimento di nutrienti (carbonio-azoto-fosforo-potassio) in notevole quantità, tipico di alcune specie acquatiche presenti nei laghi e nelle zone umide. Con l’impiego di queste piante è possibile riprodurre i meccanismi biologici e chimico-fisici delle zone umide naturali utili nel trattamento degli scarichi reflui urbani e agricoli, depurando così le acque dalle sostanze inquinanti (carbonio, azoto, fosforo ecc.). Le tecniche di fitodepurazione più note sono quelle che utilizzano piante acquatiche “radicate”, quale la cannuccia di palude; queste piante rilasciano, a livello delle radici, una notevole quantità di ossigeno necessario allo sviluppo di specifiche colonie batteriche, che sono le vere responsabili della depurazione. In base alle piante utilizzate e al cammino idraulico dei reflui, i sistemi di fitodepurazione possono essere a flusso libero (zona palustre con inserimento di piante elofite e rizofite) e a flusso sommerso orizzontale o verticale (vassoi riempiti di ghiaia con inserimento di piante radicate emergenti, in cui i reflui scorrono orizzontalmente o verticalmente).
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Greening
Il greening rappresenta una delle componenti del Regime dei Pagamenti diretti entrato in vigore nel 2015 a seguito dell’avvio della Programmazione 2014-2020. Consiste nell’obbligo per gli agricoltori che ricevono il pagamento di base di rispettare pratiche benefiche per il clima e l’ambiente o, in alternativa, di attuare pratiche equivalenti che apportino un beneficio pari o superiore alle pratiche benefiche per il clima e l’ambiente. Il non rispetto degli obblighi greening comporta l’applicazione di riduzioni e sanzioni per l’agricoltore. Le pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente sono la diversificazione, il mantenimento delle superfici a prato permanente e la disponibilità in azienda di aree di interesse ecologico.
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Governance
Processo con il quale vengono collettivamente risolti i problemi rispondendo ai bisogni di una comunità locale. Si ha una buona governance quando nella comunità sociale le azioni del governo) si integrano con quelle dei cittadini e le sostengono. La governance si attua con processi di democrazia attiva e si basa sull’integrazione di due ruoli distinti: quello di indirizzo programmatico (governo) e quello di gestione e fornitura di servizi (strutture operative ed amministrative). Un governo è strumento di buona governance quando applica principi, mutuati dalla cultura imprenditoriale, per il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei cittadini: centralità del cittadino, capacità di creare visioni condivise sulle prospettive di sviluppo, comportamenti amministrativi coerenti con tali visioni, definizione di risultati attesi e gestione snella per realizzarli, apprendimento continuo, apertura al mercato, partecipazione e non gerarchia, conferimento di responsabilità e potere alle varie componenti del sistema sociale.
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Infrastruttura verde
Le infrastrutture verdi (fasce frangivento, canali irrigui, muri a secco e fasce arborate) grazie alla loro struttura lineare e continua offrono rifugio all’avifauna, all’erpetofauna e alla chirotterofauna.
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Muri a secco
In inglese rubble walls e in maltese ħitan tas-sejjieħ, sono caratteristici del paesaggio dell’arcipelago maltese, rappresentando un elemento distintivo del paesaggio rurale. Costruito con blocchi di pietra opportunamente disposti e assemblati, senza uso di leganti o malte di alcun genere. Nel 2018 è stato inserito nel patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco grazie alle loro caratteristiche intrinseche, svolgono un importante ruolo per l’ambiente come connessioni ecologiche lineari.
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Politica agricola comune (PAC)
È l'insieme delle regole che l'Unione europea, fin dalla sua nascita, ha inteso darsi riconoscendo la centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo e stabile dei Paesi membri.
La PAC, ai sensi dell'articolo 39 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, persegue i seguenti obiettivi: incrementare la produttività dell'agricoltura; assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola; stabilizzare i mercati; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori. -
Programma di sviluppo rurale (PSR)
È il principale strumento operativo di programmazione e finanziamento per gli interventi nel settore agricolo, forestale e rurale sul territorio regionale. Attraverso l’operato delle Regioni, infatti, il PSR permette a ogni Stato membro dell’Unione Europea di utilizzare le risorse economiche che l’Unione stessa mette a disposizione in ambito agricolo e rurale. Il PSR può essere definito come l’applicazione sul territorio regionale, in ambito agricolo, del Piano Strategico Nazionale (PSN) nel quale, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – MiPAAF – fissa le priorità strategiche del settore fondandole sugli Orientamenti Strategici Comunitari (OSC) derivanti, nella sostanza, dal secondo pilastro della Politica agricola comune (PAC) che è alla base del modello agricolo europeo di multifunzionalità.
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Resilienza
La resilienza in ecologia e biologia è la capacità di una comunità (o sistema ecologico) di ritornare al suo stato iniziale dopo una perturbazione che l'ha allontanata da quello stato. Nel caso di un ecosistema la perturbazione può avere origine antropica (ad es. inquinamento, disboscamento, cambiamento climatico, l'invasione da parte di una o più specie aliene) o naturale (ad es. un evento atmosferico, un incendio, una frana). Gli ecosistemi mediterranei di tipo naturale (ad es. la macchia mediterranea), caratterizzati da forte variabilità di molti fattori ambientali, hanno evoluto una forte resilienza ad eventi naturali quali incendi, forti mareggiate, crollo di costoni rocciosi e le specie tipiche di questi ambienti riescono a ricolonizzare velocemente le aree distrutte o fortemente degradate da questo tipo di eventi.
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Servizi ecosistemici
Dall'inglese "ecosystem services", sono, secondo la definizione data dalla Valutazione degli ecosistemi del millennio (Millennium Ecosystem Assessment (MA), 2005), "i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano". Si possono distinguere in quattro grandi categorie:
- servizi di supporto alla vita (ciclo dei nutrienti, formazione del suolo e produzione primaria);
- servizi di approvvigionamento (come la produzione di cibo, acqua potabile, materiali o combustibile);
- servizi di regolazione (regolazione del clima e delle maree, depurazione dell'acqua, impollinazione e controllo delle infestazioni);
- servizi culturali (fra cui quelli estetici, spirituali, educativi e ricreativi).
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Specie aliene
Le specie aliene sono quelle specie trasportate dall'uomo in modo volontario o accidentale al di fuori della loro area d'origine. Alcune tra le specie aliene che si insediano con successo nell'area in cui vengono introdotte, si diffondono in maniera rapida causando gravi danni alle specie e agli ecosistemi originari di quel luogo, spesso accompagnati da ricadute economiche e problemi sanitari. Queste specie sono definite specie aliene invasive o IAS, acronimo dell'inglese Invasive Alien Species. Non tutte le specie aliene sono invasive, lo diventano solo quelle che nell'area di introduzione trovano le condizioni ottimali per riprodursi e diffondersi causando danni ecologici, economici e sanitari. Si stima che ogni cento specie aliene che arrivano in un'area, una sola diventi invasiva.
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Vulnerabilità
In contrapposizione al termine resilienza indica una predisposizione dell’ecosistema ad essere aggredito e dunque modificato.